Dal virtuale al reale…

55901750_10213659165689108_4097766277785845760_o

E’ una grande esperienza quella di trasportare nel reale il virtuale. Dopo aver sperimentato con successo ben tre Incontri con i membri del nostro Gruppo leopardiano Facebook “Club amici di Giacomo (Leopardi)” ora nasce una pubblicazione che dimostra tangibilmente quanto si possa fare anche con un social troppe volte bistrattato e mal usato.
Credo che questo libro possa rimanere come un esempio di cultura, di concordia, di amicizia e di passione. Mi sono convinta che quest’ultima riesce a far scalare le montagne. E nella vita del nostro Gruppo ci sono stati tanti sentieri irti e difficili che troppe volte mi spingevano a desistere.
Grazie al sostegno di tanti amici sono contenta di non averlo fatto e di aver tenuto duro… Grazie ai tanti studiosi che hanno creduto come me in questo progetto e grazie agli amici che partecipano entusiasticamente al dialogo, anche con la sola lettura.
Soprattutto grazie per la sua prefazione a Paolo Spirito, giornalista di Raiuno, amico carissimo, cui devo l’ apprezzamento e la stima nei confronti del Gruppo e del progetto stesso.

Il volume si compone di due parti. Nella prima vengono riportate le relazioni che valenti studiosi hanno proposto nel corso dei tre Incontri reali del Gruppo (due a Recanati e uno a Napoli, patrocinati dai rispettivi Comuni) e le locandine degli Eventi. La seconda parte è invece riservata ad una rappresentanza dei membri del Gruppo: versi, dediche, impressioni e riflessioni sono proposte secondo lo spirito divulgativo del Club. Infine c’è la possibilità di scaricare due interpretazioni dell’attore e performer Sergio Carlacchiani, note voce di Leopardi. I disegni di copertina sono opera di due amiche del nostro Gruppo: Marina La Rocca e Maria Grazia Zollo.

https://www.facebook.com/groups/196545875717/

42627524_10212620890292872_3699961489092771840_o

Ricordando un compleanno…

PENSIERO XIII

Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell’anno, paiono avere con quello un’attinenza particolare, e che quasi un’ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell’annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. Come trovandoci in luoghi dove sieno accadute cose o per se stesse o verso di noi memorabili, e dicendo, qui avvenne questo, e qui questo, ci reputiamo, per modo di dire, più vicini a quegli avvenimenti, che quando ci troviamo altrove; così quando diciamo, oggi è l’anno, o tanti anni, accadde la tal cosa, ovvero la tale, questa ci pare, per dir così, più presente, o meno passata, che negli altri giorni. E tale immaginazione è sì radicata nell’uomo, che a fatica pare che si possa credere che l’anniversario sia così alieno dalla cosa come ogni altro dì: onde il celebrare annualmente le ricordanze importanti, sì religiose come civili, sì pubbliche come private, i dì natalizi e quelli delle morti delle persone care, ed altri simili, fu comune, ed è, a tutte le nazioni che hanno, ovvero ebbero, ricordanze e calendario. Ed ho notato, interrogando in tal proposito parecchi, che gli uomini sensibili, ed usati alla solitudine, o a conversare internamente, sogliono essere studiosissimi degli anniversari, e vivere, per dir così, di rimembranze di tal genere, sempre riandando, e dicendo fra sé: in un giorno dell’anno come il presente mi accadde questa o questa cosa.

MW 1.070

La sera del dì di festa

2

[…]
Nella mia prima età, quando s’aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch’egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s’udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.

14192193_10207283400978975_9220598986260556182_n

 

Propongo anche uno stralcio dello spettacolo tenutosi a Recanati il 15 aprile 2016 in occasione del secondo Incontro del “Club amici di Giacomo (Leopardi)”, gruppo Facebook fondato nel 2009. Interpretazione magistrale di Sergio Carlacchiani e del soprano Alessandra Gattari con Luca Mengoni (violino) e Luca Verdicchio (Pianoforte).